25 gennaio 2007

Nokia 770: Linux nel palmo di una mano.

Da tempo cercavo un palmare che mi permettesse di fare cose che con altri palmare non potevo assolutamente fare e che avesse buone prospettive future di sviluppo.

Dopo tanta attesa, la scelta è ricaduta sul Nokia 770. Oltre ad avere fiducia nella Nokia ormai da anni per i suoi ottimi prodotti, questo palmare aveva un ottimo motivo in piu' (almeno per me) per essere acquistato: il fatto di essere basato completamente su Linux e di essere completamente opensource (ok.. eccetto il driver di riconoscimento della scrittura).

L'N770, pur essendo prodotto dalla Nokia (che solitamente siamo abituati ad associare ai telefoni cellulari), non è un telefono ma un mini tablet che permette di navigare su internet, chattare, leggere la posta elettronica, fare chiamate VOIP, vedere video, ascoltare mp3, ascoltare le radio in streaming (quelle di Shoutcast), e fare girare buona parte delle applicazioni linux/gtk.

La connettività è sicuramente uno dei punti di forza di questo dispositivo: integra infatti sia il Bluetooth che la scheda di rete Wireless 802.11 b/g. Le procedure di connessione sono inoltre state rese così semplici da essere molto intuitive e di rapido utilizzo.

Come già accennato in precedenza, il punto di forza di questo palmare è sicuramente il sistema operativo: Linux. Piu' esattamente si tratta di una versione ad-hoc chiamata Maemo e derivata da Debian. Maemo, oltre ad essere sviluppato e supportato direttamente da Nokia, puo' contare su una numerosa community di utenti e smanettoni che stanno contribuendo di giorno in giorno allo sviluppo di nuove applicazioni o al porting di quelle già esistenti per Linux.

L'interfaccia grafica del Nokia 770 si basa sulle librerie Gtk e prende il nome di Hildon. Le applicazioni sono sviluppabili in C oppure in Python. Esistono ovviamente anche i porting di altri linguaggi di sviluppo, come ad esempio Mono/C#, Perl, SmallBasic ed altri ancora.

E' disponibile per gli sviluppatori un vero e proprio kit di sviluppo che comprende addirittura un emulatore che permette di testare le applicazioni sul proprio PC prima di testarle sul palmare stesso, permettendo di compilare sia per i386 che per armel.

Prossimamente cercherò di pubblicare (sempre su queste pagine) un tutorial in italiano che spieghi passo per passo come installare e configurare l'ambiente di sviluppo di Maemo sul proprio PC.

Si tratta a mio avviso di un'ottima piattaforma per poter sviluppare applicazioni. La recente uscita del Nokia 800 (il successore del 770) fa ben sperare sui progetti futuri che la Nokia ha in mente. Speriamo solo che non si tratti di un trend del momento ma che invece si voglia dimostrare la potenza e la convenienza nel realizzare un dispositivo basandosi su software opensource.